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Lavoratori-vagabondi, i bottai di Canelli in un libro di Giuliano Giovine

Dal n. 7 di “Collegamenti” (autunno 2024) riportiamo questa recensione di Diego Giachetti al libro di Giuliano Giovine “Re dei lavoratori e re dei vagabondi. I bottai di Canelli e dell’Astigiano (1890-1945)”, Impressioni grafiche, 2023

Oggetto del lavoro di ricerca di Giuliano Giovine sono i lavoratori-bottai e il ruolo importante che ebbero tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento nell’ambito della produzione enologica italiana e piemontese, con particolare riferimento al comune di Canelli dell’Astigiano. Territorio protagonista di un eccezionale flusso di esportazione di vino nel mercato nazionale, europeo e verso le Americhe mediante le botti fabbricate in appositi stabilimenti, una decina dei quali a Canelli, da operai altamente qualificati, gelosamente custodi dei “segreti” del proprio mestiere che sfruttarono a proprio vantaggio le favorevoli condizioni offerte dalle richieste del mercato. Continued…

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L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive. Ne parliamo con Stefano Borroni Barale

Dal n. 7 (autunno 2024) di “Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe” riportiamo queste riflessioni di Stefano Borroni Barale sull’Intelligenza artificiale.

“L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing,

confezionata per aumentare il controllo delle persone

e restringere il margine di libertà digitale” (1)

L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. Un utile strumento per orientarsi in questo profluvio di notizie, in genere sensazionalistiche e spesso fuorvianti, è fornito dal libro recentemente pubblicato di Stefano Borroni Barale, “L’intelligenza inesistente. Un approccio conviviale all’intelligenza artificale”, Altreconomia, 2023. Un agile saggio divulgativo alla portata anche del lettore meno esperto.

Il titolo “L’intelligenza inesistente” rimanda esplicitamente ad Agilulfo il “cavaliere inesistente” creato da Italo Calvino, un paladino che pur “non esistendo” riesce comunque a combattere valorosamente al servizio di Carlomagno (“Bé, per essere uno che non esiste, siete in gamba !” sbotta a un certo punto l’imperatore).

Più precisamente per l’autore – a differenza di quanto sostengono i millantatori – non esiste oggi (né è alle viste) una Ai “forte” in grado di pensare come un essere umano ma solo un’Ai “debole” in grado di “simulare” alcuni aspetti del pensiero umano. Una Ai che funziona solo grazie al lavoro costante di un vasto proletariato digitale, invisibile e malpagato (i cosiddetti “turchi meccanici” o “turker”). (2)

“Collegamenti” ha posto alcune domande all’autore. (3)

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SCUOLA: LA PRIMA CAMPANELLA

Dal n. 7 (autunno 2024) di “Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe” riportiamo questo report sui problemi della scuola italiana all’inizio del nuovo anno scolastico scritto da Alina Rosini

Estate luciferina questa che sta terminando, caratterizzata da pesanti azioni perpetrate dal governo volte alla demolizione della scuola pubblica.

Alla fine di giugno il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha festeggiato la nascita della Fondazione della Scuola, un ente finanziato da privati quali Leonardo s.p.a., una delle aziende leader mondiali per la produzione di armi, UniCredit, Banco BPM, Enel Italia S.p.A, e Autostrade per l’Italia, che nei prossimi 5 anni dovrà reperire 50 milioni di euro da destinare al finanziamento della scuola ormai sempre meno statale.

L’accordo è stato subito siglato. In cambio, i gruppi finanziari utilizzeranno la scuola per la formazione delle figure professionali a loro uso e consumo, arrivando anche a inserire “gli esperti”, i loro esperti, perché ormai il ruolo docente è sempre più quello dell’intrattenitore e/o facilitatore.

Le competenze hanno sostituito i saperi, ormai finalizzati alle crocette, e i discenti sono sempre più privati della capacità di critica e di lettura globale degli eventi. Continued…

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Intervista a Tech Worker Coalition

Dal n. 7 di “Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe” (autunno 2024) riportiamo questa intervista a TWC Italia a cura di MDA

Tech Workers Coalition è un’organizzazione che si rivolge a lavoratori e lavoratrici che operano nel settore delle tecnologie digitali (intesi in senso lato: programmatrici, rider, magazzinieri, ingegneri, sistemiste, grafici, copywriter, personale di servizio e di cucina), nata a San Francisco nel 2014 a seguito di uno sciopero congiunto di programmatori e personale di servizio per far assumere il personale della mensa di Google a tempo indeterminato, ha in seguito aperto sedi in vari Paesi tra cui l’Italia.

“Collegamenti” ha rivolto alcune domande al gruppo degli organizzatori di TWC Italia. Continued…

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L’ORGANIZZAZIONE SPONTANEA DEI LAVORATORI NEGLI STATI UNITI

Un aggiornamento sulla situazione del movimento operaio USA in una ampia ricostruzione di Ezio Boero. Dal n. 7/autunno 2024 di “Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe” .

Dopo anni di stagnazione dei salari, aumento dei ritmi e delle differenze contrattuali per i neoassunti e diminuzione della sicurezza del e sul lavoro, un “nuovo inizio” del movimento dei lavoratori statunitense è collocabile nell’anno 2021, durante il quale sono avvenuti due fatti collegati tra loro: la pandemia Covid e il Grande abbandono del lavoro (The Great Resignation). La perdurante insoddisfazione per il lavoro salariato, caratterizzato da retribuzioni, insufficienti ad affrontare il costo della vita, e da controlli asfissianti della prestazione, hanno indotto un esodo di massa, in gran parte maturato individualmente, ma anche condiviso pubblicamente in rete. Esso ha coinvolto nel 2021 ben 47 milioni di lavoratori, soprattutto nei settori della distribuzione, della sanità e dell’istruzione. Una sorta di sciopero generale, termine peraltro del tutto atipico negli USA.

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Contrattazione: salari, welfare e profitti in tempi d’inflazione

Riportiamo dal n. 7 (autunno 2024) di “Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe” questo articolo di Renato Strumia

La ripresa post-Covid e la guerra in Ucraina (febbraio 2022) hanno causato una generale impennata dei prezzi e una ripresa dell’inflazione, che nei 7 anni precedenti erano state drasticamente contenute. La reazione delle banche centrali è stata quella del rialzo dei tassi, come se l’inflazione fosse dipesa da una esplosione salariale connessa ad un risveglio del conflitto industriale. Invece si trattava e si tratta di un incremento dei prezzi dovuto principalmente alle strozzature dell’offerta di materie prime e semilavorati, dell’embargo energetico autoinflitto all’Europa con le sanzioni alla Russia e, soprattutto, di inflazione da profitti (che secondo studi autorevoli, inclusi quelli di Bankitalia, ha inciso per il 70% sull’ammontare complessivo dei rincari).

L’ultima coda dei rialzi, se vogliamo metterla in questo modo, può essere attribuita al conflitto in Medio Oriente, che con il bombardamento degli Houti sulle navi in transito nel Canale di Suez, ha fatto decollare i prezzi di noli e coperture assicurative sui carichi, nonché l’allungamento dei tragitti e maggiori costi di chi sceglie di circumnavigare l’Africa, per evitare i rischi di droni e missili, scagliati per vendicare le stragi israeliane a Gaza.

In ogni caso la parabola dell’inflazione sta calando e sembra in procinto di tornare a livelli più normali, convergendo, seppure gradualmente, verso gli obiettivi delle autorità monetarie (per la Bce, il 2% l’anno). In vista dell’obbiettivo, considerati anche i segnali di rallentamento piuttosto consistenti provenienti dall’”economia reale”, Fed, Bce e Bank of England sembrano orientate ad abbassare i tassi d’interesse, sia in quel che resta del 2024, sia nel 2025. Solo la Bank of Japan sta alzando i tassi, ma parte da livelli quasi a zero e punta solo a rafforzare la propria valuta, anche in funzione anti-speculativa (si pensi all’uso di indebitarsi in yen, per investire in attività più redditizie, e poi rientrare dalle posizioni non appena la moneta torna a rafforzarsi). Giochino che ha portato alla precipitosa chiusura delle posizioni a inizio agosto, con un crollo azionario giornaliero del 10%, subito recuperato nelle sedute successive.

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Una economia di guerra ?

Dal n. 7 di “Collegamenti” (autunno 2024) riportiamo questo articolo di Visconte Grisi

La tendenza verso una economia di guerra si configura a partire dalla pandemia di Covid 19. Qualunque sia stata l’origine del Covid 19, l’aspetto più sconvolgente era il linguaggio da tempo di guerra che era diventato subito virale nei mass media di regime. Espressioni da caserma come “siamo in prima linea sul fronte” o “omaggio agli eroi di guerra” sono state ripetute all’infinito, insieme al ritorno di una retorica patriottarda fuori tempo e agli inni nazionali sui balconi, anche questi durati poco, di fronte al precipitare della situazione sanitaria. Le strade deserte hanno reso l’idea di una situazione di coprifuoco che, fino ad un certo punto, ha finito per oscurare i termini scientifici dell’evoluzione della pandemia e delle possibili soluzioni di prevenzione e terapia. L’inserimento di queste misure si situavano entro una cornice che richiamava la simulazione di una situazione di guerra.

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Uscito il n. 7 di “Collegamenti” !

Con un leggero ritardo è uscito il n. 7 di “Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe” di seguito il sommario:

SCENARI

Contrattazione: salari, welfare e profitti in tempi d’inflazione, Renato Strumia

Un’economia di guerra?, Visconte Grisi

DDL Piantedosi: fermare la deriva securitaria (breve scheda), Mauro De Agostini

INCHIESTA

Intervista a Tech Workers Coalition, a cura di MdA

La prima campanella, Alina Rosini

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive. Ne parliamo con Stefano Borroni Barale, a cura di MdA

Genny la carogna, una vicenda che , dopo il carnevale estivo, merita qualche informazione, Annibale Romeo

INTERNAZIONALE

L’organizzazione spontanea dei lavoratori negli Stati Uniti, Ezio Boero

STORIA E MEMORIA

Giovanni Corvi, l’operaio che vendicò Matteotti, Marco Rossi

CONTRIBUTI

Sindacalismo patriottico, Amilcare Polesano

RECENSIONI

Lavoratori-vagabondi, Diego Giachetti

La fine della megamacchina , Sébastien Navarro

Il magister ludi Luigi Fabbri, Lorenzo Gregori

Lettere alla redazione, Gino Caraffi e Marco Rossi

Per ricevere una copia (cartacea o pdf) scrivere a collegamentiwobbly@gmail.com

 

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DDL Piantedosi: fermare la deriva securitaria

Dal n. 7 (autunno 2024) di “Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe” in uscita a giorni, anticipiamo questa scheda sul disegno di legge Piantedosi ora all’esame del Senato, dopo essere stato approvato dalla Camera

Il Disegno di Legge Piantedosi (che reca le firme anche dei ministri Crosetto e Nordio) costituisce uno dei peggiori giri di vite securitari dagli “anni di piombo” ad oggi.

Dopo le numerose norme repressive varate negli anni scorsi, con questo DDL vengono spazzate via buona parte delle conquiste ottenute a partire dalla Resistenza riguardo al diritto di manifestare.

È degno di nota il fatto che l’iter di questo gravissimo provvedimento, presentato in Parlamento il 22 gennaio 2024, sia – fino a poco tempo fa – passato quasi completamente inosservato. A parte qualche articoletto sulla stampa su alcuni dei punti più scabrosi come la museruola alle proteste contro il ponte di Messina, l’eliminazione delle norme a favore delle madri detenute, la proibizione della cannabis light ben poco se ne è sentito parlare.

Questa disattenzione generale ha consentito al provvedimento di essere approvato a tempo di record (dal 10 al 18 settembre) dalla Camera con una flebile opposizione parlamentare, mentre l’opinione pubblica era abilmente distratta dalle fesserie di varia umanità propinate dai mass media (non ultime le tragicomiche vicende del ministro Sangiuliano). Anche la classe lavoratrice, i sindacati e i movimenti di base non hanno saputo cogliere in tempo il pericolo che si profilava. Continued…

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Milano 6 giugno 2024: presentazione di “Collegamenti”

GIOVEDI’ 6 GIUGNO 2024 ORE 19 PRESSO L’ATENEO LIBERTARIO IN VIALE MONZA 255 A MILANO

PRESENTAZIONE DEL N. 6 DI “COLLEGAMENTI PER L’ORGANIZZAZIONE DIRETTA DI CLASSE”

INTANTO IL N. 7 (SETTEMBRE) E’ IN PREPARAZIONE ! SIATE FIDUCIOSI

 

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